Dottore ma è vero che…?

di Stefano Cagliano




Nel 2019 sulla rivista eLife leggevamo, in un articolo molto citato, che una revisione completa di studi clinici randomizzati pubblicati in tre riviste mediche importanti [JAMA, The Lancet e The New England Journal of Medicine; ndr] 396 volte i risultati dei trial erano stati oggetto di quello che in inglese è definito reversal, che in italiano potremmo tradurre con “ripensamento”1. Le sintesi degli studi elBoratr dai gruppi di lavoro Cochrane, si osservava nello stesso articolo, «forniscono prove di alta qualità nelle pratiche mediche […] ma ogni revisione si concentra su una sola pratica e molte pratiche non sono state oggetto di revisione in sede Cochrane»2. Però, sembrano dire gli Autori, quando si analizzano in modo combinato percorsi di cura differenti, i risultati sono diversi.

Il progetto Dottore, ma è vero che…? ha aperto strade nuove. Promosso e finanziato dalla FNOMCeO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, ha rivoluzionato il modo dell’informazione non solo per i cittadini o i giornalisti scientifici ma anche per i medici. Da oltre quattro anni propone contenuti che possono aiutare il cittadino a capire come meglio rivolgersi a un medico, contenuti proposti con uno stile giornalistico che si avvicina alla saggistica.

Da questo nuovo progetto di informazione scientifica è nato questo libro, fatto di pagine scritte magnificamente, sempre in modo chiaro, aggiornato e, quel che più importa, spiegando e sollecitando il lettore medico a essere altrettanto chiaro in un’eventuale conversazione col malato.

Nel libro, gli argomenti legati a covid-19 sono raccolti in 11 capitoli e selezionato in più di 70 domande e risposte: ci sono cure per covid-19? Arriveranno presto nuovi vaccini e trattamenti? Il vaccino indebolisce il sistema immunitario? Molte persone non possono vaccinarsi? I vaccini sono sicuri? I vaccini sono “sieri sperimentali”, come li sentiamo definire ancora oggi dai no-vax? I test non sono tutti uguali? Il covid è come un raffreddore o un’influenza? Le varianti sono generate dai vaccini? Siamo entrati nella fase dello stress pandemico? E ancora un capitolo importante, che nel libro è il primo, giacché in questa sequenza ho invertito l’ordine di comparsa: “è vero che la scienza non dà certezze?

Aprire con questo capitolo è una scelta che avvicina il lettore all’argomento. Sì, perché «chi era convinto che la scienza fosse portatrice di verità granitiche, immutabili e, soprattutto, indiscutibili, durante questi due anni di pandemia ha dovuto fare i conti con una realtà ben diversa. […] L’unica bussola in questa tempesta è stata la scienza». E la scienza, prosegue il libro, «non ha deluso fornendo modelli che hanno indirizzato la scelta di misure non farmacologiche, come distanziamento o mascherine; vagliando le terapie già esistenti e cercando di metterne a punto di nuove, come antivirali e anticorpi monoclonali; realizzando a tempo di record vaccini sicuri ed efficaci, che stanno arginando i danni delle nuove varianti»3.

Solo due note per l’editore Chiarelettere. La prima è di merito, per aver scelto di pubblicare un libro scientifico accanto a quelli di Tomaso Montanari o di Pino Arlacchi. La seconda è l’osservazione di chi avrebbe gradito fosse esplicitato con maggiore chiarezza il ruolo delle due autrici che, con diverso rilievo, firmano il libro.

Resta inteso, in ogni caso, che parliamo di un gran bel libro di divulgazione scientifica.

Bibliografia

1. Herrera-Perez D, Haslam A, Crain T, et al. Meta-research: a comprehensive review of randomized clinical trials in three medical journals reveals 396 medical reversals. eLife 2019; 8: e45183.

2. Garner S, Docherty M, Somner J, et al. The history and historical treatments of deep vein thrombosis. J Thromb Haemost 2013; 11: 402-11.

3. Villa R (con la collaborazione di De Fiore R). Dottore, ma è vero che…? Milano: Chiarelettere, 2022, p. 6.