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Bugs, drugs & smoke. Stories from public health. World Health Organization. Pagg. 152, illustrato. In brossura. Geneva: WHO Press 2011. Doll. 48,00. ISBN 978 924 156 436 6.




Dal lontano 1945, anno di fondazione dell’Organizzazione Mondiale di Sanità, il pianeta Terra è mutato radicalmente e, con esso, lo stato e le problematiche sanitarie dei suoi abitanti. Mentre vaiolo e poliomielite sono state debellati, altre malattie sono ritornate (tubercolosi) e si sono affacciate patologie nuove come Ebola e Marburg. Questo album divulgativo illustra con linguaggio semplice, non rigorosamente tecnico, gli interventi di sanità pubblica – profilattici e terapeutici – nelle diverse aree del mondo per le varie patologie. La finalità è anche quella di inviare un messaggio alle istituzioni e alle comunità perché incentivino gli sforzi di cooperazione tra i loro organismi sanitari.



Child abuse and neglect: diagnosis, treatment and evidence. A cura di Carole Jenny. Pagg 658. Rilegato. Philadelphia: Saunders/Elsevier 2011. Dollari 99,95. ISBN 13 978-1-4160-6393-3.

Settanta capitoli divisi in otto sezioni affrontano un tema che, non soltanto negli USA, permane di scottante attualità, anche per clinici generalisti. La prima sezione – Epidemiologia – introduce la materia, illustrando le numerose, diverse forme di maltrattamento e di abuso sui bambini. Seguono due capitoli di interviste che costituiscono la sezione seconda: in cui vengono puntualizzate problematiche borderline quali la difficoltà di comunicazione in non pochi casi di violenza familiare, o i rapporti con i caregivers, non di rado destinatari di false accuse. Le sezioni 3 e 4 sono dedicate alle violenze sessuali e alle infezioni che esse possono trasmettere. Insieme a nozioni acquisite, (ma una rilettura non è mai inutile) vengono offerte informazioni inedite. Particolarmente utili appaiono i suggerimenti per la diagnosi differenziale tra cambiamenti morfologici e funzionali dovuti ai processi normali di sviluppo ed alterazioni prodotte da abuso. Bene hanno fatto curatore ed autore a raggruppare in un capitolo apposito – interamente dedicato – alcune condizioni comunemente confuse con traumi da abuso. Il capitolo successivo – intitolato “The care of shaking” – sottolinea il fatto che nonostante gli attuali buoni risultati degli studi neurofisiologici, restano tuttora senza risposta non pochi interrogativi a proposito della persistenza di tremore in bambini abusati. Altre sezioni aggiornano gli aspetti psicologici dell’abbandono, le interazioni genetico-ambientali ed il supporto dell’imaging nella pratica clinica relativa al bambino maltrattato.
In complesso, il libro è consigliabile per opulenza di contenuto, per chiarezza di scrittura, per gradevole veste tipografica e per il prezzo non elevato.


Per puro caso. Alberto Oliverio. Pagg. 208. In brossura. Bari: Edizioni Dedalo  2012. Euro 14,00. ISBN 978-88-220-1505.

Una nota in copertina ci conferma un’identità: «romanzo scientifico». Infatti, la Casa editrice pugliese ha dato vita ad una collana di narrativa scientifica: romanzi e racconti in cui la scienza è protagonista. Questo di Oliverio, docente di Psicobiologia, neuro-scienziato attivo in Italia e all’estero, autore di numerose opere accademiche, è il quinto titolo della serie.
La trama è avvincente: una accanita gara internazionale tra neuroscienziati e biologi molecolari ha come traguardo il potenziamento del cervello umano. Invano un celebre e vecchio filosofo mette in guardia gli scienziati contro i rischi del «migliorismo». Le sue parole non verranno ascoltate dall’èquipe avversaria, vicina al potere dei militari, né dal suo rivale giapponese. La corsa verso il «supergene cog», capace di attivare una sensazionale crescita del tessuto cerebrale, non conosce esclusione di colpi. Fra gli entusiasmi dei mass media e il consenso interessato e colpevole di un Papa coinvolto nella vicenda, si scatena la corsa ai supergeni. Ma non tutto andrà come previsto….
Com’è stato scritto, «il tono del racconto è lieve, ironico, eppure le prospettive disegnate sono inquietanti. Uno scenario futuribile di ingegneria genetica.»


Ritardare l’invecchiamento è possibile. Felice Strollo, Jean Vernikos. Pagg. 218. In brossura. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore 2012. Euro 18,00. ISBN 978849 004144.




Dalla Prefazione: «Questo libro si propone di diffondere quanto più possibile la consapevolezza che l’età non comporta inevitabilmente il deterioramento funzionale globale che nell’immaginario collettivo si associa da sempre all’invecchiamento. Se non possiamo interrompere il corso del tempo, infatti, possiamo certamente evitare che questo comporti rapidamente conseguenze impegnative.
Alcuni, per autoconvincersi a perdere peso e scoraggiare comportamenti alimentari superficiali, mettono sullo sportello del frigorifero la fotografia di un soggetto obeso. Allo stesso modo, se riuscissimo ad immaginare come potremmo diventare fra alcuni decenni nel caso non sfruttassimo appieno le possibilità offerteci, potremmo tutti trovare la motivazione necessaria a vincere cattive abitudini inveterate e l’eventuale tendenza alla pigrizia.
Elemento da non dimenticare: uno stile di vita sano resta tale nel tempo solo se la decisione di cambiare abitudini sbagliate è autonoma e coinvolge l’emotività quanto la ragione.

Se avessi saputo
che sarei vissuto così a lungo,
mi sarei preso più cura di me
Hermann Doernemann

Per chi ha la costanza di continuare, la ricompensa è sorprendente: una maggiore efficienza di tutti gli organi di senso, del sistema ormonale e di quello immunitario, con maggiori capacità dell’organismo di contrastare lo stress.
Certamente non esistono risposte a tutti i problemi, ma i capitoli del libro dimostrano come la forza di gravità abbia effetto su un certo apparato o sistema e come può essere “sfruttata” adeguatamente perché questo giunga, e si mantenga, a livelli funzionali ottimali. La forza di gravità, se ben utilizzata, è un potente induttore di salute e a tale proposito appare significativo quanto affermava pochi anni fa Hermann Doernemann, festeggiando il suo centodecimo compleanno, il personaggio più longevo della Germania: “Se avessi saputo che sarei vissuto così a lungo, mi sarei preso più cura di me”.


Candida and Candidiasis. R.A. Calderone, C.J. Clancy. Pagg. 540, illustrato. Rilegato. Washington: American Society of Microbyology 2011. Dollari 159,95. ISBN 978-1-55581-539-4.

Due coordinatori – microbiologo ed infettivologo clinico – e settanta autori specialisti, statunitensi ed europei, per mettere a fuoco lo stato attuale di una materia che presenta un crescente interesse. La trattazione è prevalentemente biologica: la genetica, e la microbiologia della specie Candida e la immuno-risposta dell’ospite occupano quasi tutto lo spazio; il resto – meno di un centinaio di pagine – è dedicato agli aspetti clinici. Opera destinata soprattutto a biblioteche e laboratori.


Il miracolo dell’analogia. Saggi su letteratura e psicoanalisi. Alessandra Ginzburg. Pagg. 222. In brossura. Ospedaletto-Pisa: Pacini Editore 2011. Euro 15,00. ISBN 978-88-6315-298-2.

L’Autrice esplora in ottica psicoanalitica scritti di Proust, Kafka, Hoffman, Stevenson e Poe, figure esemplari di una incandescente, tormentata letteratura degli ultimi due secoli. Ancora una volta vengono opportunamente sottolineate le rabdomantiche – e solo parzialmente sorprendenti – radici comuni di quelle che fino a non molto tempo fa furono inopinatamente considerate «le due culture» (arte e scienza). Oggi questo dualismo appare – ai più – obsoleto. Nel suo recente “La coscienza e il coraggio”, David Lodge ricorda che «la letteratura ci fa capire l’esperienza umana e questo serve anche agli esperti di biologia. Sul tema, una utile introduzione propedeutica è costituita da un agile saggio di Stefano Poggi, storico della filosofia: “L’io dei filosofi e l’io dei narratori: da Goethe a Proust” (editore Raffaello Cortina, Milano 2012). È una documentata disamina degli intrecci tra scienza e letteratura tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.


Storia della malattia di Alzheimer. Matteo Borri. Pagg. 182. In brossura. Bologna: Il Mulino 2012. Euro 16,00. ISBN 978-88-15-23365-3.




Nel 1906 il medico tedesco Aloysius “Alois” Alzheimer descrisse un processo di disfacimento cellulare mai ancora osservato. Nel 1910 Emil Kraepelin, per l’ottava edizione del suo manuale di psichiatria, coniò l’espressione “Alzheimerische Krankheit”, denominando così una patologia destinata a diventare famosa. Ma che cosa aveva realmente osservato Alzheimer? Si trattava davvero di una malattia? Il libro ripercorre la storia delle ricerche sulla malattia di Alzheimer, dal primo caso clinico alla sua attuale definizione internazionale. L’analisi storica mostra al lettore come nella comunità scientifica europea dei primi decenni del ventesimo secolo fossero già presenti molte delle domande che ancora oggi guidano la ricerca medica.


Salute e qualità della vita. Il benessere globale dell’individuo. Barbara Muzzatti. Pagg. 104. In brossura. Roma: Carocci editore 2011. Euro 12,00. ISBN 978-88-430-63086.

Il concetto di “qualità di vita relativa alla salute” (QdV-S) è divenuto rilevante a seguito dell’enfasi attribuita alla “salute” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: definire la salute non più come mera assenza di malattia, ma come benessere globale (bio-psico-sociale) dell’individuo, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione copernicana in sanità ed ha aperto la strada a nuovi concetti e modelli. Nel volume si illustra la qualità di vita relativa alla salute evidenziandone le diverse sfaccettature, presentandone i metodi di rilevazione, descrivendone i punti di forza e le possibili fonti di problematicità, discutendone i significati e le implicazioni teoriche e pratiche. Ne risulta un’originale argomentazione critica della rilevanza e dell’utilità della registrazione della qualità di vita nei contesti sanitari ad uso di ricercatori e clinici, a prescindere dalla specialità di appartenenza.