Patogenesi della fibrosi polmonare idiopatica

La fibrosi polmonare idiopatica  (FPI) è una pneumopatia fibrotica, diffusa e progressiva gravata da una prognosi infausta, la cui incidenza è in costante aumento (American Thoracic Society, European Respiratory Society. ATS/ESC international multidisciplinary consensus classification of the idiopathic interstitial pneumonias. Am J Respir Crit Care Med 2002; 116: 277). I meccanismi molecolari implicati nella patogenesi della FPI sono ancora oggetto di controversie, sebbene gli studi più recenti indichino che le caratteristiche patogenetiche, come proliferazione dei fibroblasti, deposizione di matrice extracellulare e progressivo danno del parenchima polmonare, sono in rapporto ad anormale e irregolare processo riparativo in risposta a danno epiteliale alveolare e ad apoptosi. Il ruolo dei linfociti T nella FPI è ancora oggetto di controversie, poiché alcuni studi indicano un effetto profibrotico mentre altri uno antifibrotico e altri ancora nessun effetto ( Luzina IG, Todd NW, Iacono AT, et al. Roles of T lymphocytes in pulmonary fibrosis. J Leukoc Biol 2008; 83: 237). Tuttavia alcune recenti ricerche sono state dirette a valutare il ruolo di una nuova emergente subpopolazione di cellule T effetrici e regolatrici, denominate cellule T regolatrici CD4+CD25+FOXP3+ (Treg), che hanno un ruolo importante nel controllo della tolleranza immunologica e nella prevenzione dell’autoimmunità (Sakaguchi S. Naturally arising CD4+ regulatory t cells for immunologic self-tolerance and negative control of immuneresponses. Annu Rev Immunol 2004; 22: 531).



La dinamica e la funzione di queste cellule Treg sono state studiate nella FPI (Kotsianidis I, Nakou E, Bouchliou I, et al. Global impairment of CD4+CD25+FOxp3+ regulatory T cells in idiopathic pulmonary fibrosis. Am J Respir Crit Care Med 2009; 179: 1121).
Gli autori hanno studiato la presenza di Treg nel liquido da lavaggio broncoalveolare  (BAL) e nel sangue periferico mediante flusso-citometria in 21 pazienti maschi con FPI non trattati in precedenza, 35 pazienti con altre pneumopatie, 20 pazienti con vasculopatie e con interessamento polmonare (che hanno servito come controllo “positivo” per la disfunzione dei Treg) e 28 soggetti sani volontari per controllo.
Da questo studio è risultato che nei pazienti con FPI il numero di Treg, sia nel BAL che nel sangue periferico, è ridotto, sebbene non in maniera significativa, rispetto a quello dei soggetti sani di controllo e dei pazienti senza FPI. Gli autori richiamano l’attenzione sul fatto che questa riduzione e la conseguente compromissione del potenziale soppressivo dei Treg sono state osservate anche nei controlli con collageno-vasculopatie con interessamento polmonare. Conseguentemente a questo deficit di effetto antiproliferativo, i Treg presenti nei pazienti con FPI e con collageno-vasculopatie non hanno inibito la secrezione di citochine proinfiammatorie da parte dei linfociti Th1 e Th2, ma questo difetto è stato più evidente nei pazienti con FPI. Gli autori sottolineano di aver potuto confermare che la diminuita funzionalità dei Treg dà luogo a una deviazione della risposta immunitaria verso i Th2 come recentemente osservato su topi “FOXP3-knockout” che mostrano una prevalenza di Th2 ( Wan YY, Flavell RA. Regulatory cell functions are subverted and converted owing to attenuated FOXP3 expression. Nature 2007; 445: 766).
Secondo gli autori, la compromessa funzione dei Treg rilevata nei pazienti con FPI può essere o il risultato di un inefficiente controllo da parte di una precedente eccessiva risposta, oppure una diretta azione che ha dato luogo alla deviazione delle cellule Th2 promuovendo in entrambi i casi lo sviluppo della fibrosi.
Gli autori riconoscono che, nonostante questi rilievi, non hanno potuto dimostrare un diretto interessamento di Treg nel processo fibrotico, ma ritengono importante il rilievo di una evidente associazione della riduzione dei Treg nel BAL dei pazienti con FPI con gli indici di gravità della malattia. Infatti l’inibizione indotta dai Treg sulla risposta proliferativa e sulla secrezione di citochine Th1 e Th2 ha mostrato una correlazione pressoché lineare con la capacità vitale totale e forzata e con la diffusione del CO; ciò confermerebbe il ruolo patogenetico del difetto di Treg nella FPI. Gli autori ritengono che questi risultati indichino che la valutazione della funzione dei Treg possa essere utile come attendibile indice prognostico della progressione della FPI e della risposta al trattamento, sebbene su questo problema siano necessari ulteriori studi controllati.