Libri ricevuti: informazioni

Geoffrey Rose e la strategia della medicina preventiva. II edizione italiana a cura di Simona Giampaoli e Serena Vannucchi. Presentazione dell’edizione italiana di Jeremiah Stampler. Pagine 116. In brossura. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore 2012. Euro 29,00. ISBN 978-88-490-0399-4.




Il rapporto inscindibile tra lo stato di salute degli individui e la popolazione cui appartengono fu chiarito e approfondito per la prima volta da Geoffrey Rose negli anni ’80. In esso risiede il grande potenziale della strategia di popolazione per la prevenzione delle malattie più comuni. Oggi parlare di strategia “di popolazione” e strategia “dell’alto rischio” è ampiamente accettato e rende difficile capire quanto fossero rivoluzionarie queste idee nel momento in cui furono enunciate. Pubblicati per la prima volta in alcuni famosi articoli e poi raccolti nel 1992 nel libro “The Strategy of Preventive Medicine”, gli insegnamenti di Rose e il concetto di distribuzione collettiva come punto focale della prevenzione sono ancora diffusi e rilevanti e le sue idee continuano ad influenzare le strategie della medicina preventiva per il miglioramento dello stato di salute. A due decenni dalla prima pubblicazione, la voce e la chiara visione di Geoffrey Rose continuano a parlarci attraverso questo volume, arricchito dalla nota introduttiva di Kay-Tee Khaw e Michael Marmot e dalla presentazione alla seconda edizione italiana di Jeremiah Stamler.


Controversies in hepatology. The experts analyze both sides. A cura di Donald Jensen. Pagg. 276. Thorafare (NJ): Slack Inc. 2011. Dollari 58,95. ISBN 13978-1-55642-950-7. Per ordinativi: www.slackbooks.com

Nell’ultimo cinquantennio, lo studio dell’epatologia, sia dottrinale che nella pratica clinica, ha goduto di un’attenzione esponenzialmente crescente. E sempre più si è rivelata l’importanza della patologia cronica – correlata o meno ad abuso di bevande alcoliche –: epatiti B e C e neoplasie. Il parallelo progresso del trattamento: delle forme virali, di quelle autoimmuni ed anche della malattia terminale, nei casi in cui non è possibile il trapianto d’organo, ha contribuito significativamente ad un incremento del tempo di sopravvivenza. Questo volume – frutto di collaborazione specialistica internazionale e sapientemente coordinato da una riconosciuta autorità – ne rende aggiornata testimonianza. Ed in forma originale. Infatti, non ricalca la presentazione – ormai routinaria – dei trattati tradizionali; adotta invece l’opzione del confronto, dei pro e contra. I temi controversi vengono dibattuti in contraddittorio da diversi Autori così da perseguire una duplice finalità formativa: pervenire alla nozione di evidenza non eludendo il dubbio e le obiezioni, ed anzi avvalendosi delle stesse quali iter di validazione dialettica.


Longevità. Umberto Veronesi. Pagg. 94. In brossura. Torino: Bollati Boringhieri 2012. Euro 8. ISBN 13 883392339.

La speranza di vita in Italia nel 1861 era di 30,5 anni. Un secolo dopo era più che raddoppiata, toccando quota 69,8 anni. Oggi sfioriamo gli 82. Ma invecchiare molto e invecchiare bene sono due cose diverse. Oggi la sfida non consiste solo nel raggiungere età elevate, ma soprattutto nel “dare più vita agli anni”. Per questo, dopo aver permesso un clamoroso allungamento medio della vita, la medicina di oggi si occupa di far sì che le persone possano godere serenamente di questi anni aggiuntivi. L’immortalità non è di questa terra, ma la sofferenza sì, e può essere in gran parte evitata. L’invecchiamento è un fenomeno biologico ineluttabile, i cui meccanismi non sono ancora del tutto chiariti. Pertanto, più che combattere contro il destino, l’uomo può combattere contro ciò che lo rende intollerabile e, per farlo, lo strumento migliore che ha a disposizione sono le tecnologie mediche avanzate e lo stile di vita sano. Ma invecchiare non è un fenomeno solo biologico, conta molto anche la componente culturale. Un pamphet divulgativo che è consigliabile integrare con ulteriori letture.­­­