Omocisteina e malattie reumatiche

Ilaria Tinazzi, Paola Caramaschi, Giuseppe Patuzzo, Lisa Maria Bambara, Domenico Biasi

RIASSUNTO: Riassunto. La crescente attenzione dimostrata negli ultimi anni nei confronti dell’omocisteina
come fattore di rischio cardiovascolare è testimoniata dall’aumento esponenziale
delle pubblicazioni apparse sull’argomento. L’interesse su tale aminoacido, concentratosi
inizialmente sul ruolo patogenetico dello stesso nell’aterotrombosi, si è via via ampliato
toccando vari ambiti, tra i quali quelli delle malattie neurologiche e reumatiche. È
stato ampiamente documentato, in vivo ed in vitro, come questo aminoacido, derivato dal
metabolismo della metionina, riesca ad alterare l’omeostasi endoteliale, attraverso un
danno sia diretto che mediato dallo stress ossidativo, modificando la produzione di fattori
antiaggreganti ed anticoagulanti. Passate in rassegna le principali “tappe storiche” sull’argomento,
il nostro lavoro si propone di riassumere quanto acquisito in merito all’influenza
dell’iperomocisteinemia sul decorso di alcune malattie reumatiche e sull’eventuale
accelerazione del danno vascolare.