L’importanza dell’identificazione del rischio di sviluppare disturbi della condotta alimentare negli adolescenti in Italia in periodo pandemico

Paolo Ferrara1, Federico Ruta2, Anne Destrebecq3, Stefano Terzoni1

1ASST Santi Paolo e Carlo, Tutor Corso di Laurea in Infermieristica, Università di Milano; 2Asl Bt Puglia, Università di Foggia; 3Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Corso di Laurea in Infermieristica, Università di Milano.

Pervenuto il 21 marzo 2022. Accettato il 19 aprile 2022.

La pandemia da covid-19 ha rapidamente portato a drastici cambiamenti dello stile di vita della popolazione globale, ma soprattutto negli adolescenti, basti pensare alla riduzione delle interazioni sociali, la didattica a distanza, il trascorrere molto tempo a casa, ormai diventato lo spazio vitale dentro al quale costruire la propria quotidianità; la sofferenza e il disagio che ne sono derivati hanno riacutizzato condizioni preesistenti o slatentizzato quadri silenti1. Come evidenziato nell’articolo di Puglisi et al. pubblicato sul numero di aprile di Recenti Progressi in Medicina2, pare dunque fondamentale e sempre più attuale l’attuazione di interventi di promozione della salute tesi a individuare comportamenti di rischio o segni caratteristici di un disagio mentale, distinguendoli da quelle condotte proprie della fase adolescenziale. In effetti diverse sono le possibili manifestazioni di una sofferenza psicologica nell’adolescente; tra queste, la Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare (­SISDCA) ha stimato un incremento del 30% di nuovi casi e una crescita pari al 50% di richieste di prima visita per DCA dall’inizio della pandemia. L’esordio avviene prevalentemente nella fascia 15-19 anni, tuttavia la tendenza negli ultimi anni è quella di un abbassamento dell’età media3.

L’assistenza alle persone affette da DCA è indubbiamente molto complessa, in particolare in questo periodo storico caratterizzato da carenze organiche e organizzative inevitabilmente associate alla difficoltà del sistema sanitario di far fronte alla condizione pandemica. Il quadro delineato ha suggerito la progettazione di uno studio, attualmente in corso da parte di un gruppo di ricerca afferente all’Università di Milano, il cui obiettivo dichiarato è quello di identificare l’estensione del problema, indagando il rischio di sviluppare DCA in un campione di adolescenti di differenti istituti scolastici secondari di primo e secondo grado italiani.

I risultati dello studio, il cui termine è previsto per settembre 2022, permetteranno di offrire un inquadramento della situazione nel panorama italiano, identificando la dimensione del problema e suggerendo mirati interventi di natura preventiva.

Conflitto di interessi: gli autori dichiarano l’assenza di conflitto di interessi.

Bibliografia

1. Fernández-Aranda F, Casas M, Claes L, et al. COVID-19 and implications for eating disorders. Eur Eat Disord Rev 2020; 28: 239-45.

2. Puglisi M, D’Agostini R, Ruggeri M. L’importanza della promozione della salute mentale degli adolescenti nelle scuole. Recenti Prog Med 2022; 113: 167-71.

3. Calugi S, Pace CS, Muzi S, Fasoli D, Travagnin F, Dalle Grave R. Psychometric proprieties of the Italian version of the questionnaire on eating and weight patterns (QEWP-5) and its accuracy in screening for binge-eating disorder in patients seeking treatment for obesity. Eat Weight Disord 2020; 25: 1739-45.