Il servizio sanitario ha bisogno di personale competente in ricerca?

Caterina Caminiti1, Giuseppe Maglietta1, Matteo Puntoni1, Francesca Diodati1, Barbara Marcomini1, Silvia Lazzarelli1, Veronica Rossolini1

1Unità operativa ricerca clinica ed epidemiologica, Azienda ospedaliero-universitaria di Parma.

Poster presentato al Convegno “4words2023”, Roma 11 maggio 2023.

Premessa

Diverse barriere ostacolano la ricerca nel Servizio sanitario nazionale (Ssn) (tabella), perlopiù dovute alla mancanza di personale competente e di unità specializzate in Biostatistics, epidemiology, and research design (Berd)1,2. Tra le varie figure, lo study coordinator (SC) è la più diffusa.




Tuttavia, ruolo e responsabilità sono poco chiari, e il profilo professionale non è formalmente riconosciuto.

Obiettivi

1. Rilevare la presenza di SC nelle istituzioni sanitarie italiane e descrivere le attività svolte.

2. Indagare quali fattori sono associati alla presenza di SC nei centri clinici.

Materiali e metodi

Indagine cross-sectional, attuata mediante questionario con 2 domande e 13 attività da assegnare al ruolo di SC o data manager (DM)3. Le strutture sono state individuate dal sito del Ministero della Salute. La selezione di 143/550 centri è stata guidata da criteri posti a priori, per preservare rappresentatività e fattibilità. La regressione lineare multivariata è stata utilizzata per testare l’associazione tra numero di SC (variabile dipendente) e le seguenti informazioni (variabili indipendenti): ubicazione, tipo di istituto, numero e tipologia di studi in corso.

Risultati

Tra febbraio a dicembre 2020 hanno risposto 62 (43,4%) istituzioni, di cui il 63% ubicate al Nord. Il numero mediano di studi in atto era 65 (IQR 29-205), di cui 32 (IQR 8-79) sponsorizzati. Erano presenti mediamente 6 SC (IQR 2-9). L’analisi multivariata ha rivelato una associazione positiva, statisticamente significativa, tra il numero di SC presenti nel centro e il numero di studi sponsorizzati (p=0,01), ma nessuna associazione con numero totale di studi, ubicazione geografica e tipo di istituto (figura 1). Si evidenzia la sovrapposizione tra le attività eseguite da SC e quelle dei DM (figura 2).




Conclusioni

I risultati indicano che la presenza di SC è sostenuta dalla ricerca sponsorizzata. È necessario definire chiaramente i ruoli e le necessarie competenze in ricerca utili al Ssn. Ciò consentirà di attuare adeguati programmi formativi e percorsi di carriera, che esitino in posizioni lavorative stabili e nel giusto riconoscimento professionale. Assicurare una forza lavoro con professionalità dedicate alla ricerca (biostatistici, study coordinator, data manager) deve essere parte del core business del Ssn.

Bibliografia

1. Barrios CH, Mano MS. Is independent clinical research possible in low- and middle-income countries? A roadmap to address persistent and new barriers and challenges. Am Soc Clin Oncol Educ Book 2021; 41: 1-10.

2. Rahbar MH, Dickerson AS, Ahn C, et al. Characteristics of biostatistics, epidemiology, and research design programs in institutions with clinical and translational science awards. Acad Med 2017; 92: 229-36.

3. Caminiti C, Maglietta G, Frau I, Peruzzotti G, Felisi M, van Dijk A. Presence and activities of clinical research coordinators at Italian Health Care Institutions: a national cross-sectional survey. J Clin Transl Sci 2021; 6: e1.