Vulnerabilità alle ondate di calore: una scoping review di programmi e interventi di prevenzione nell’ambito del progetto europeo ENBEL

Elena Mazzalai1,2, Francesca de’ Donato1, Manuela De Sario1, Paola Michelozzi1

1Dipartimento Epidemiologia del Ssr, Asl Roma 1 Regione Lazio; 2Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive, Sapienza Università di Roma.

Poster presentato al Convegno “4words2023”, Roma 11 maggio 2023.

Introduzione

Il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza di eventi estremi potenzialmente pericolosi, come le ondate di calore, la siccità e gli incendi1. Gli effetti di questi fattori sulla salute, uniti all’inquinamento dell’aria, dipendono sia da vulnerabilità individuali sia dalla conoscenza del problema e dalla preparazione dei singoli e delle comunità2.

Obiettivi

Parte del progetto europeo ENBEL (Horizon 2020), la presente scoping review vuole sintetizzare gli interventi di prevenzione e adattamento a ondate di calore e altre co-esposizioni ambientali quali inquinamento atmosferico, incendi e siccità rivolti ai sottogruppi vulnerabili.

Materiali e metodi

La revisione della letteratura scientifica attraverso i database Medline ed Embase (Ovid) ha raccolto evidenze pubblicate dal 2000 a oggi. Sono stati inclusi studi descrittivi o valutativi di interventi di prevenzione mirati alla popolazione vulnerabile.




Risultati

Dei 5609 record individuati, 21 sono stati inclusi e sintetizzati qualitativamente. 15 studi riportano interventi su lavoratori agricoli, sanitari e della gestione dei rifiuti in America Centrale, Europa e Usa, o su atleti e militari negli Usa. L’importanza di acclimatazione, idratazione, riposo all’ombra e riduzione dell’intensità delle attività emergono per entrambi i gruppi. I piani di prevenzione dei Paesi ad alto reddito, incentrati su anziani e adulti con comorbilità, promuovono campagne informative per la popolazione, incentivano la formazione del personale sanitario, propongono misure socio-sanitarie come il rafforzamento delle reti sociali di anziani malati o socialmente isolati. Puntano inoltre sull’erogazione di incentivi per l’installazione di impianti di condizionamento a livello domiciliare od ospedaliero. Riguardo le co-esposizioni, le evidenze sono scarse.

Conclusioni

Le evidenze sulle misure preventive a protezione dei vulnerabili dagli effetti del caldo sono limitate, gli interventi riguardano lavoratori e atleti. Mancano dei piani locali di prevenzione provenienti da Paesi a basso e medio reddito. Quanto emerso può contribuire a orientare l’agenda e le priorità della ricerca in sanità pubblica sulle misure di adattamento ai cambiamenti climatici.

Bibliografia

1. Romanello M, Di Napoli C, Drummond P, et al. The 2022 report of the Lancet Countdown on health and climate change: health at the mercy of fossil fuels. Lancet 2022; 400: 1619-54.

2. Sari Kovats R, Ebi Kristie L. Heatwaves and public health in Europe. Eur J Public Health 2006; 16: 592-9.