Esposizione a esaclorocicloesano ed effetti sulla salute umana: una scoping review della letteratura

Martina Culasso1, Manuela De Sario1, Stefano Zanni2, Daniela Porta1, Paola Michelozzi1

1Dipartimento di Epidemiologia del Ssr del Lazio, Asl Roma 1; 2Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive, Sapienza Università di Roma.

Poster presentato al Convegno “4words2023”, Roma 11 maggio 2023.

Introduzione

Il lindano (γ-Hch) è un pesticida utilizzato fin dagli anni ’50, ma la cui produzione è stata vietata a inizio secolo in diversi Paesi, classificato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (International agency for research on cancer - Iarc) come cancerogeno per il linfoma non Hodgkin nell’uomo1. Il β-esaclorocicloesano -Hch), un altro isomero dell’esaclorocicloesano2, è un derivato della produzione del lindano, prodotto in passato nell’area della Valle del Sacco nel Lazio, dove oggi rappresenta una delle principali criticità ambientali3. Gli effetti sulla salute del β-Hch e degli altri isomeri non sono completamente noti. Nell’ambito del progetto Indaco3, è stata condotta una scoping review degli studi epidemiologici per aggiornare e sintetizzare le evidenze degli effetti a lungo termine sulla salute degli isomeri dell’Hch.

Metodi

La ricerca bibliografica è stata effettuata su Medline ed Embase, includendo gli studi pubblicati fino a novembre 2022 e seguendo le linee guida PRISMA 20204.

Sono stati inclusi studi caso-controllo e di coorte su tutti i possibili esiti di salute, considerando sia studi sui lavoratori sia sulla popolazione generale, compresi i bambini.

È stata condotta una sintesi qualitativa dei risultati degli studi, tenendo conto delle diverse caratteristiche in termini di popolazioni investigate, misure di esposizione a Hch (fonte occupazionale/ambientale, matrice biologica utilizzata), indicatori di salute (inclusi biomarcatori), metodi statistici e misure di associazione tra esposizione ed esito.

Risultati

Sono stati inclusi 78 studi e una monografia Iarc che includeva 30 studi primari (tabella 1).







La maggior parte degli studi ha considerato l’esposizione ambientale agli isomeri dell’Hch e l’occorrenza di alcuni tumori (42 studi) e gli esiti perinatali e infantili (38 studi). A eccezione del linfoma non Hodgkin per il quale le evidenze sono sufficienti per un’associazione di natura causale con il lindano, gli studi mostrano evidenze contrastanti per le diverse sedi tumorali in studio e in base all’isomero studiato2,5. Per gli esiti relativi alla fertilità, i risultati degli studi disponibili (6 caso-controllo e 2 coorti) sono contrastanti, mentre per gli esiti perinatali e infantili emerge una possibile associazione con il basso peso alla nascita (8 coorti di nati, 2 caso-controllo e 1 caso-coorte) e con i livelli di Tsh neonatali, 3 coorti di nati6-9. Per quanto riguarda le altre patologie, le evidenze sono limitate ma coerenti tra gli studi, suggerendo una possibile associazione con la sindrome metabolica (3 caso-controllo), con le malattie neurologiche come Parkinson e Alzheimer (4 caso-controllo) e con il consumo di farmaci per malattie cardiovascolari (1 coorte)10.

Conclusioni

Eccetto l’evidenza sufficiente di cancerogenicità del lindano per il linfoma non Hodgkin, la sintesi qualitativa dei risultati conferma un quadro di evidenze limitate sugli effetti degli isomeri dell’Hch, sebbene emerga un possibile effetto del β-Hch su alcuni esiti perinatali e infantili, sulla sindrome metabolica e sulle malattie neurologiche negli adulti. Ulteriori studi epidemiologici analitici di elevata qualità sono necessari, per fornire evidenze scientifiche consistenti sul ruolo del β-Hch sulla salute umana.

Bibliografia

1. Iarc Monographs on the evaluation of carcinogenic risks to humans. DDT, Lindane, and 2,4-D. IARC 2016; 113.

2. Atsdr. Toxicological profile for Alpha-, Beta-, Gamma-, and Delta-hexachlorocyclohexane. U.S. Department of Health and Human Services, Agency for Toxic Substances and Disease Registry, August 2005.

3. Progetto Indaco: Indagini epidemiologiche SIN Valle del Sacco. https://www.progettoindaco.it

4. Page MJ, McKenzie JE, Bossuyt PM, et al. The PRISMA 2020 statement: an updated guideline for reporting systematic reviews. BMJ 2021; 372: n71.

5. Rocha PRS, Oliveira VD, Vasques CI, Dos Reis PED, Amato AA. Exposure to endocrine disruptors and risk of breast cancer: a systematic review. Crit Rev Oncol Hematol 2021; 161: 103330.

6. Kahn LG, Harley KG, Siegel EL, et al. Persistent organic pollutants and couple fecundability: a systematic review. Hum Reprod Update 2021; 27: 339-66.

7. Cano-Sancho G, Ploteau S, Matta K, et al. Human epidemiological evidence about the associations between exposure to organochlorine chemicals and endometriosis: systematic review and meta-analysis. Environ Int 2019; 123: 209-23.

8. Ferguson KK, O’Neill MS, Meeker JD. Environmental contaminant exposures and preterm birth: a comprehensive review. J Toxicol Environ Health B Crit Rev 2013; 16: 69-113.

9. Gheidarloo M, Kelishadi R, Hovsepian S, Keikha M, Hashemipour M. The association between prenatal exposure to organochlorine compounds and neonatal thyroid hormone levels: a systematic review. J Pediatr Endocrinol Metab 2020; 33: 21-33.

10. Lamat H, Sauvant-Rochat MP, Tauveron I, et al. Metabolic syndrome and pesticides: a systematic review and meta-analysis. Environ Pollut 2022; 305: 119288.