In questo numero

La pandemia da SARS-CoV-2, nella sua dimensione di dramma universale, ha obbligato il mondo occidentale a considerare come incerte molte delle conquiste che la nostra società riteneva tanto più solide in quanto definitivamente acquisite. Tra queste, il diritto di ciascun essere umano alla salute e alla sua tutela è stato messo a dura prova forse più di ogni altro, incrinando la “confortevole” visione secondo la quale la precarietà di questo diritto era appannaggio dei Paesi a basso e medio reddito. Numerose ragioni, economiche, organizzative, culturali, ugualmente importanti, sono state chiamate in causa per spiegare questo fallimento, ma tutte possono essere ricondotte al ruolo di matrice comune giocato dall’interpretazione riduttiva del concetto di salute fondato unicamente sulla centralità della dimensione umana e del tutto estraneo a una visione più complessa del mondo che la traduce invece nella risultante di un articolato processo di integrazione tra biologia, organizzazione sanitaria, ambiente (inteso qui nel senso più ampio, incluso anche l’insieme delle interazioni positive e negative che con esso ha il genere umano), stili di vita, economia.

È dunque alla riflessione sul tema del diritto alla tutela della salute e all’incertezza presente e futura delle sue sorti delineatasi dopo la pandemia che la Consulta scientifica del Cortile dei Gentili intende offrire, con gli articoli pubblicati in questo numero, il proprio contributo*.

La prima parte è interamente dedicata all’approfondimento, alla discussione e alla rilettura in prospettiva post-pandemica dei principi fondamentali di uguaglianza, equità e universalità che sottendono il diritto alla tutela della salute.

Una seconda parte è invece dedicata all’analisi dei rapporti intercorrenti tra il diritto alla tutela della salute e alcune specifiche tematiche di carattere giuridico, economico, sociale e sanitario che sono risultate particolarmente rilevanti nella discussione preliminare condotta dalla Consulta scientifica in merito alla complessa congiuntura che la sanità pubblica sta attraversando in generale e, in particolare, in Italia.

L’intento, tuttavia, non è quello di indicare soluzioni concrete ai problemi che caratterizzano questa congiuntura, ma, senza alcuna finalità prescrittiva, di provare a collegare i nuovi contenuti ideali scaturiti dalla riflessione su quanto l’esperienza della pandemia ha insegnato con la definizione di linee di sviluppo teorico sulle quali ripensare le basi culturali che dovrebbero garantire poi una reale attuazione del diritto alla salute.




*La Consulta scientifica del Cortile dei Gentili, dipartimento del Pontificio Dicastero per la Cultura e l’Educazione, nasce il 28 novembre 2016 con lo scopo di favorire l’incontro e il dialogo tra credenti e non credenti. Promuove numerose iniziative di approfondimento, sia in Italia che all’estero, sui grandi temi della filosofia, dell’antropologia, della scienza, del diritto, dell’economia e della cultura in generale, grazie all’apporto di un gruppo di studiosi e personalità di spicco di diverse discipline.