La tirzepatide riduce il peso corporeo e migliora i sintomi nei pazienti con sindrome da apnee ostruttive nel sonno

Tirzepatide reduces body weight and improves symptoms in patients with obstructive sleep apnea syndrom.

Viviana Forte1, Mark H. Ebell2, Peter K. Kurotschka3

1Dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica, Università di Cagliari, Italia; 2Department of Epidemiology and biostatistics, the University of Georgia, Athens, Georgia, Usa; 3Department of General practice, University Hospital Würzburg, Germany.

Domanda clinica. La tirzepatide è efficace per il trattamento dei pazienti con sindrome da apnee ostruttive del sonno (Obstructive sleep apnea syndrome - Osas)?

Punto chiave. La tirzepatide induce una significativa perdita di peso negli adulti obesi (ma non diabetici) affetti da Osas da moderata a grave. La tirzepatide induce miglioramenti significativi nel punteggio dell’indice di apnea-ipopnea (Ahi) e della sintomatologia. Dei due studi multicentrici in esame, solo uno ha reclutato pazienti che venivano trattati con la ventilazione meccanica a pressione positiva continua (Continuous Positive Airway Pressure - C-PAP).

Assegnazione ai gruppi (allocazione): nascosta.

Finanziamento: industria farmaceutica.

Disegno dello studio: studio randomizzato controllato (Rct) in doppio cieco.

Livello di evidenza: 1b.

Setting: Ambulatoriale (qualsiasi).

Sinossi. Nelle persone con Osas in sovrappeso o obese, la perdita di peso è fortemente raccomandata per il miglioramento dei sintomi1. Una recente meta-analisi2 ha esaminato gli interventi di riduzione del peso, quali la chirurgia bariatrica, gli interventi sullo stile di vita e la farmacoterapia: una riduzione dell’indice di massa corporea (Bmi) del 20% si associa a una riduzione del 57% della gravità dell’Osas, usualmente misurata dall’Ahi. Lo stesso gruppo di ricerca ha, quindi, condotto un Rct2 che riporta i risultati di due Rct multicentrici di fase 3. In entrambi gli studi, i ricercatori che hanno randomizzato pazienti con obesità (ma non con diabete) e Osas da moderata a grave ad assumere: 1) 10-15 mg dell’agonista GLP-1 tirzepatide per via sottocutanea o 2) un placebo. L’esito primario è stato la variazione del punteggio dell’Ahi, misurato in eventi per ora. Uno degli studi ha incluso pazienti che non potevano o non volevano usare la terapia con C-PAP, mentre l’altro ha incluso pazienti che usavano la C-PAP da almeno 3 mesi e che intendevano continuare a usarla. Al tempo 0, i gruppi erano bilanciati con un’età media di 48 e 52 anni rispettivamente e un indice medio di massa corporea di 39 kg/m2. Le analisi sono state condotte secondo il principio intention to treat*, il gold standard in questo tipo di studi.

La tabella 1 riassume le differenze nelle variazioni dei punteggi Ahi e del peso corporeo rispetto al tempo 0 tra i gruppi di intervento e di controllo.




I punteggi dei sintomi riportati sul Patient-Reported Outcomes Measurement Information System sono migliorati in modo clinicamente e statisticamente significativo nei gruppi di trattamento in entrambi gli studi. Gli eventi avversi si sono verificati più spesso nel gruppo assegnato al trattamento con la tirzepatide e sono stati principalmente sintomi gastrointestinali da lievi a moderati. Si sono verificati due casi di pancreatite acuta nel gruppo della tirzepatide e nessun decesso.

Contesto italiano. La Società Italiana di endocrinologia ha recentemente pubblicato un comunicato sull’arrivo in Italia del GLP-1 agonista tirzepatide (nome commerciale Mounjaro®), che è stato approvato dall’Aifa3 per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito tipo 2 non adeguatamente controllato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico in monoterapia se la metformina non è tollerata o è controindicata, oppure in aggiunta ad altri farmaci antidiabetici. È indicato per la riduzione del peso corporeo in pazienti con un indice di massa corporea ≥30 kg/m2, o tra 27 a 30 kg/m2 in presenza di comorbilità legate al peso. Attualmente sono disponibili in commercio in Italia esclusivamente le KwikPen da 2,5 mg e da 5 mg; quelle da 7,5 mg e da 10 mg arriveranno a metà gennaio 2025 e quelle da 12,5 mg e da 15 mg a luglio 20254. Il farmaco attualmente è prescrivibile in regime di non rimborsabilità del Servizio sanitario nazionale (Ssn), in fascia C non negoziata (= prezzo liberamente deciso dall’industria farmaceutica).

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Note

* Il principio dell’intention to treat prevede che i partecipanti a uno studio clinico vengano analizzati nel gruppo a cui sono stati inizialmente randomizzati, indipendentemente dal fatto che abbiano seguito effettivamente il trattamento assegnato. Al contrario, l’analisi per protocollo considera solo i partecipanti che hanno aderito completamente al protocollo dello studio.

L’analisi per intention to treat è considerata il gold standard negli Rct perché mantiene i benefici della randomizzazione, evitando bias introdotti da cambiamenti nei gruppi e riflette meglio l’efficacia del trattamento nel “mondo reale”, dove l’aderenza non è sempre perfetta.

Bibliografia

1. Kapur VK, Auckley DH, Chowdhuri S, et al. Clinical Practice Guideline for Diagnostic Testing for Adult Obstructive Sleep Apnea: an American Academy of Sleep Medicine Clinical Practice Guideline. J Clin Sleep Med 2017; 13: 479-504.

2. Malhotra A, Heilmann CR, Banerjee KK, Dunn JP, Bunck MC, Bednarik J. Weight reduction and the impact on apnea-hypopnea index: a systematic meta-analysis. Sleep Med 2024; 121: 26-31.

3. Malhotra A, Grunstein RR, Fietze I, et al., for the SURMOUNT-OSA Investigators. Tirzepatide for the treatment of obstructive sleep apnea and obesity. N Engl J Med 2024; 391: 1193-205.

4. Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Determina 10/2024 Mounjaro. Aifa 2024. Disponibile su: https://lc.cx/uVG3M1 [ultimo accesso 7 gennaio 2025].

5. Società italiana di endocrinologia (Sie). Tirzepatide. Sie 2024. Disponibile su: https://lc.cx/NGoVcU [ultimo accesso 7 gennaio 2025].